Nel vestibolo si affacciano tre ambienti.
La Cappella del Corpo di Cristo o del Miracolo Eucaristico è caratterizzato dalla presenza dell’altare che per la sua forma è chiamato delle Quattro Colonne; fu qui che accadde il Miracolo eucaristico del 1263. L’altare poggia sullo stilobate e tre gradini dove si alzano quattro colonne in marmo rosa scanalate in stile corinzio; le colonne sorreggono quattro lastre in marmo bianco coronate da una copertura piramidale. Ognuna delle lastre, databili all’VIII secolo, presenta motivi decorativi stilisticamente unitari ispirati al simbolismo cristiano dove si alternano motivi vegetali, animali (agnelli), e decorazioni. La mensa dell’altare è sostenuta da una grande pietra in basalto dove sono visibili impronte di piedi che la tradizione, fin dal XII secolo, attribuisce a Santa Cristina in riferimento al suo martirio, quando, gettata dal padre nel lago con la pietra legata al collo, la giovane vi si appoggiò con i piedi anziché annegare. L’episodio è riportato da fonti medievali come il diario di viaggio in Terra Santa dell’abate islandese Nikulas risalente al 1154. La pietra venne incastonata nell’altare nel 1726. Nella cappella sono riemersi frammenti di affreschi del X/ XI secolo: tra i soggetti raffigurati si scorge un Cristo giudice tra due palme. L’altare è inglobato da una robusta balaustra in stile rinascimentale poiché nel 1525 risalgono documenti relativi alla sistemazione dell’area. Al 1574 è datata invece la trascrizione dell’architetto di Orvieto Ippolito Scalza (1532-1617), della vicenda del Miracolo Eucaristico tratta da un testo del XIV secolo, in una grande epigrafe in pietra rossa.
Dall’altro lato rispetto l’area dell’altare si apre una piccola cappella dedicata a San Martino, vescovo di Tours recante una piccola scultura in maiolica dipinta raffigurante il santo eseguita nel XVI secolo. Qui era collocata la pietra con le impronte di Santa Cristina, oggi visibile nell’altare delle Quattro Colonne.
A destra della Cappella del Corpo di Cristo si apre invece la grande Cappella di San Michele Arcangelo, ristrutturata nel XV secolo forse sulla base di un ambiente di epoca longobarda. L’altare è sorretto da un rilievo raffigurante uno degli episodi del martirio di Santa Cristina (la santa nella fornace); dietro è collocata la pala in maiolica raffigurante la Crocifissione e la sottostante predella raffigurante il Miracolo eucaristico del 1263, eseguiti da Benedetto Buglioni nel 1496.
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