La parte più antica del complesso di Santa Cristina è quella ricavata dal taglio della rupe tufacea per far posto ad un primitivo oratorio intorno al sepolcro di S. Cristina. L'ambiente, poco più di una grotta, fu testimone nel 1263 di uno dei più famosi Miracoli Eucaristici. Oggi è noto come Grotta di Santa Cristina, il luogo più sacro di Bolsena che la tradizione ritiene fosse in epoca romana sacro al dio Apollo: nella Passione di Santa Cristina si fa infatti riferimento al fatto che la santa fosse stata sepolta accanto al santuario di Apollo e in effetti nell’area catacombale che si apre a sinistra della basilica ipogea sono tutt’ora conservati numerosi reperti antichi, probabilmente provenienti dalla città romana oggi parzialmente visibile nell’area archeologica.
La Grotta di Santa Cristina è inglobata nel complesso basilicale odierno e mantiene inalterato il fascino millenario. È costituita da due nuclei principali:
- un ampio vestibolo dove si affacciano tre ambienti: la Cappella del Corpo di Cristo, la Cappella di San Martino di Tours e la Cappella di San Michele Arcangelo;
- una piccola basilica o santuario martiriale ipogeo connesso alle catacombe.
Si accede alla Grotta dalla Cappella nuova del Miracolo.
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