Il 15 aprile 1492 viene nominato Legato del Patrimonio di San Pietro il giovane cardinale Giovanni de’ Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini; il 27 agosto dello stesso anno egli ricevette anche la carica di Commissario Legato del castello di Bolsena, che mantenne fino alla salita al soglio pontificio con il nome di Leone X.
Al periodo in cui il cardinale ricoprì entrambe le cariche (dal 31 agosto 1492 al 15 novembre 1494), risale l’esecuzione in stile rinascimentale della facciata della basilica di Santa Cristina ad opera di Benedetto e Francesco Buglioni, completata tra il 1494 e l’inizio del 1495: il coinvolgimento del cardinale è documentato dall’iscrizione visibile nel fregio della trabeazione principale che reca il suo nom e dallo stemma posti sulla lunetta del portale centrale. Si tratta di una facciata che presenta elementi dello stile toscano ovvero l’arco trionfale con nicchie sovrapposte, paraste abbondantemente decorate con motivi vegetali, la chiusura in alto a timpano costellata da oculi.
Negli stessi anni Bolsena e in particolare la basilica di Santa Cristina si arricchiscono di maioliche eseguite da Benedetto Buglioni tra il 1493 e il 1497. Tra queste il Tabernacolo policromo collocato nella Cappella del Sacramento della Basilica di Santa Cristina: basato sul noto modello di Desiderio da Settignano nella chiesa di San Lorenzo a Firenze, presenta una straordinaria predella recante tre storie del martirio di santa Cristina oltre che gli stemmi dei committenti ovvero il cardinale Giovanni de’ Medici e la comunità bolsenese.
Legata alla committenza medicea è anche il restauro della fontana di San Rocco lungo Corso Cavour rifatta poi nel 1785 utilizzando alcuni elementi dell’opera in stile rinascimentale.
Giovanni de’ Medici fece costruire il suo palazzo nei pressi della Rocca e fece restaurare il palazzo del Comune vicino la fontana di San Rocco.
La sua presenza e la sua passione per le arti trasformò Bolsena da centro medievale in cittadina rinascimentale: sulla scia del suo colto mecenatismo, Bolsena ospitò papi come Paolo III Farnese in visita a Tiberio Crispo, che fece costruire nel centro storico un suntuoso palazzo, decorato con una loggia serliana in base a un disegno dello stesso Paolo III.
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